tuta-neonato-thun
Mamma travel, Parole di mamma

Settimane sarde da incollare sulla pelle

Sono stata una settimana in Sardegna in gravidanza e volevo restare lì.

Ad essere coccolata e ascoltata.
A trascorrere i pomeriggi freddi vicino al fuoco del camino e quelli caldi a passeggiare al corso.
A frequentare le amiche di sempre che ammirano la mia panciona e mi incoraggiano con pensieri dolci.

Volevo restare in Sardegna per vivere con la mia famiglia il terzo trimestre di gravidanza, quello che manca prima di averti tra noi.

Tra i tanti va e vieni, questa settimana sarda è stata la più intensa ed emozionante e nemmeno quando sono rientrata per il matrimonio mi sono sentita così felice e piena. Piena di tutte quella sardità che mi porto dentro anche qui e fatta di accoglienza e altruismo, emozioni positive e chiacchiere sincere, risate ma anche litigi per un nonnulla, tempi ristretti per le mille cose da fare, visi conosciuti, trasparenze.

In sei giorni di vacanza ho cercato di assorbire quanto più potevo facendo il conto alla rovescia delle giornate che passavano e tenendo bene a mente che questa era l’ultima volta sarda con la pancia.

E allora ho mangiato più del solito ma non quanto volevo. L’attenzione alla dieta è stato un pensiero costante che però ha dato risultati più che soddisfacenti e mi ha permesso comunque di mangiare dolci più volte e tanto tanto formaggio, una delle cose che più amo della vita.

Con piccola peste siamo usciti a farci belli e tra parrucchiere, estetista, tanto baby shopping e uscite a cena le coccole sono state un toccasana di felicità per la mia anima.

Dicono che durante la gravidanza si abbia la lacrima facile e gli ormoni rendono la neomamma più sensibile e malinconica. Io ho vissuto questi mesi con una serenità disarmante e il mio equilibrio interiore non mi ha abbandonato nemmeno quando ho ricevuto la notizia che il mio papi aveva avuto un infarto né quando ho saputo del grave lutto che ha colpito la nostra famiglia.

La serenità mi ha aiutato ad assaporare ogni istante di questa meravigliosa esperienza e in questa settimana sarda mi sono resa conto di quando sia stata fortunata a non sentire i cambiamenti di una donna con la pancia.

Forse è merito tuo che da dentro controlli i miei sentimenti, che calmi tutte queste emozioni insieme così difficili da catturare.

I miei setsono-una-mamma-olbiate giorni sardi in gravidanza sono stati la favola più bella che ho vissuto finora e ricevere tutto quell’affetto mi ha ricordato che quando nascerai non vedrò l’ora di tornare nella mia terra per farti conoscere la mia splendida famiglia, il mio splendido mondo sardo, che farà parte di te e che cercherò in tutti i modi di incollare sulla tua pelle.

 

Previous Post Next Post

You Might Also Like

13 Comments

  • Reply orchideabliss 19 marzo 2015 at 21:42

    Credo che non avrai bisogno di “incollarlo” sulla sua pelle… È’ già dentro di lui/lei… Ogni momento sereno che stai vivendo è’ già nella sua anima e nel suo DNA … Mi piace pensare così

    • Reply Sono una mamma 20 marzo 2015 at 12:29

      Hai ragione, farà parte del suo DNA ma credo che vivere usi e costumi di un paese sia ben diverso da frequentarlo poche volte l’anno per qualche giorno. Il bimbo non vive ogni attimo di quella terra, le tradizioni, le abitudini delle persone, non ha la possibilità di conoscerla completamente come invece fa nel luogo in cui vive ogni giorno. Per questo cercherò più possibile di raccontargli i miei principi e il mio stile di vita, che non si può nascondere, è diverso da quello di un’altra regione. (così come credo lo sia per ogni persona che non vive nel suo paese di nascita).

  • Reply In punta di piedi 20 marzo 2015 at 13:40

    Quanto ti capisco ! 🙂 Io abito ad Arezzo, Toscana, ma ho origini napoletane. Tutte le volte che rientro in patria, tornare a casa è sempre un dispiacere.
    Anche io come te non vedo l’ ora di portare il mio piccolo della mia città d’ origine tanto bella ! 😀
    E comunque finalmente ti sei concessa un dolcino! Bene bene 🙂

    • Reply Sono una mamma 20 marzo 2015 at 18:39

      Chi vive lontano può capire quindi so bene che mi sei vicina 🙂 In verità mi sono concessa più di un dolcino… in Sardegna ne ho mangiato tanti e quando sono tornata non mi sono risparmiata e ho assaggiato tante cose buone 😀

      • Reply In punta di piedi 20 marzo 2015 at 19:16

        Hai fatto bene!! È meglio esagerare ora! Dopo il parto entreremo nell’ ottica di tornare in forma 😊😊

        • Reply Sono una mamma 20 marzo 2015 at 19:18

          Dici? io spero di fare i sacrifici ora per poi perdere tanti kg al parto e non dover morire dopo.

          • In punta di piedi 20 marzo 2015 at 19:24

            Io ho deciso di morire dopo il parto! 😂😂 comunque il dottore mi ha detto che il peso va bene!! Sono stata alla visita proprio oggi 😊

          • Sono una mamma 20 marzo 2015 at 19:25

            Si ricordo che tu eri bravissima con il peso quindi non devi preoccuparti. Io ho l’obiettivo di arrivare al parto con 9,5 kg … Se poi se ne perdono un bel po’ alla nascita non dovrei smaltire tantissimi. La mia unica paura è il nono mese: non so quanto si ingrassa!

          • In punta di piedi 20 marzo 2015 at 20:20

            Io questo mese non ho preso nessun chilo! È cresciuto solo il bambino!! È praticamente settimana prossima entro nel 9 mese! Ma ho sentito dire che l ultimo mese si ingrassa tantissimo! Ti farò sapere !!

          • Sono una mamma 23 marzo 2015 at 18:14

            La mia dott.ssa ha detto che il bimbo prende 200 grammi a settimana ma non ho capito se risulta dall’ottavo mese oppure solo nel nono. Sei stata bravissima e ormai sei arrivata all’ultimo mese quindi nel caso se prenderai qualche chiletto pazienza 🙂

          • In punta di piedi 23 marzo 2015 at 19:00

            Eh si 😊

  • Reply Michela 5 novembre 2016 at 18:37

    Eleonora, ho scoperto oggi il tuo blog e mi fa tanto piacere di essere incappata in un’altra mamma sarda espatriata “in continente” :-). Mi ritrovo tantissimo nelle parole del tuo post. La mia speranza è che la mia bimba abbia sempre nel cuore la sua metà sarda e che non si senta solo fiorentina
    Una caro saluto da Firenze

    Michela

    • Reply Eleonora Usai 10 novembre 2016 at 11:41

      Il tuo commento ha tanta sardità, che bello… lo avverto e l’hai portato nella camera in cui scrivo. Per questo ti ringrazio e sono felice che tu sia passata di qua. Sono sicura che tua figlia avrà sempre la tua terra del cuore, tu aiutala sempre 🙂

    Rispondi a Eleonora Usai Cancel Reply