oggi senza di te
Parole di mamma, Vita da mamma

Del mio tempo di oggi senza di te

In questo periodo ho poco tempo per te. I giorni stanno diventando mesi, le settimane stanno diventando troppo faticose e fanno passare il tempo a una velocità spaventosa.

La mia natura malinconica, che puntualmente mi ricorda di riflettere su come sta andando il mio percorso, mi fa pagare le conseguenze di un tempo che non è più mio, un tempo che non fa più parte di me e te.

È l’indole della mamma chioccia, che non vuole perdersi un attimo della tua veloce crescita, si ritrova a combattere con gli impegni di una vita che le appartiene, le piace, ma fa anche paura. Perché il tempo di oggi senza di te non me lo restituirà più nessuno. Nessuno mi darà indietro i tuoi sorrisi, i tuoi battiti d’ali quando è il momento di una nuova scoperta, i tuoi cambiamenti repentini e felici.

Nessuno potrà ascoltare e guarire il mio cuore ferito per oggi senza di te, che ti vede uscire di casa per andare a giocare senza che ci sia anche io vicino. E nessuno potrà rimediare a questa mia assenza.

È molto facile per una mamma sentirsi in colpa se non è presente. Se va al lavoro ed esce di casa la mattina presto senza poter annusare il profumo del figlio appena sveglio. Se adempie al suo dovere o se non ha affianco il suo bambino per motivi diversi. Una passeggiata con un’amica, la parrucchiera o un’uscita qualunque per svagarsi.
Se sentirsi in colpa diventa quasi automatico lo è ancora di più per una mamma freelance come me, che non si sveglia la mattina per andare in ufficio, perché il suo lavoro è a casa.

Oggi senza di te vede anche di sabato mattina suo figlio uscire con il papà per andare al parco giochi, e ci vorrebbe essere anche lei. Vorrebbe dimenticare le domeniche al pc, gli orari interminabili di penne e parole per sdraiarsi per terra e rotolare con il suo bambino senza controllare l’orologio.
E vorrebbe farsi rincorrere e non perdersi nessuna piccola scoperta. Ma non sempre può farlo. E allora fa trascorrere questo tempo tiranno e tenta di annusare tutto quello che può dargli quando ha il figlio con se. Se lo porta vicino e lo stringe forte, per farsi trascinare da quell’emozione, per tenerla stretta se poi non ritorna più.

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1 Comment

  • Reply Silvia Fanio 24 novembre 2016 at 21:42

    Sfondi una porta aperta. Stamattina mi sono spupazzata i bimbi all’ingresso di scuola. Poi sono andata alla mia, ad occuparmi dei figli degli altri.
    Questa sera avevo una riunioni formazione, obbligatoria, fatalità nella scuola dei miei bimbi. Ho dato loro un bacio, li ho lasciati al papà e sono entrata nella stanza della riunione.
    Li ho rivisti alle 20, ma alle 21 li ho messi a letto perché erano stanchi.
    Ho vissuto la mia giornata al lavoro e non ho vissuto i miei bambini.
    E questo mi rende triste perché il tempo passa e non me lo renderà nessuno…

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