Ieri è arrivato il grande momento: l’ecografia morfologica. Da quasi un mese aspettavo questo giorno, era diventata una vera ossessione. Sì, perché non sapendo ancora il sesso, con la morfologica potevamo apprendere la grande notizia.
Gravidanza
Udite, udite: sono incinta e a breve avremo un bebè!
Avete appena saputo di aspettare un bambino. I casi sono due: o morite dalla voglia di urlarlo al mondo intero oppure siete talmente stranite che è già tanto se avete capito a che cosa andrete incontro per nove mesi. In entrambi i casi la scelta di comunicare la lieta notizia è uno dei momenti più importanti della gravidanza.
La prima volta che l’ho sentito dentro di me è uno stampo indelebile impresso nella mia memoria. È successo alla 19° settimana, esattamente a 18+4, mentre riposavo dopo aver fatto le faccende di casa.
È stato bellissimo, inaspettato.
Avevo molti dubbi sui primi movimenti fetali e su cosa si sente. Sarei riuscita ad avvertire la sensazione di un suo movimento? Sarei stata in grado di cogliere quel momento così importante o mi sarebbe sfuggito? Poteva capitare mentre dormivo (eh sì, il sonno in gravidanza non è proprio mancato) e non accorgermene, mentre ero agitata o impegnata a far qualcosa.
Che cosa mettere in valigia per la degenza del parto? Ecco una lista per mamma e bebé.
Stai per terminare le 40 settimane o sei entrata nell’ottavo mese e vuoi prepararti al giorno del parto?
In questo periodo i giorni voleranno e ti ritroverai in ospedale da un momento all’altro senza aver il tempo per pensare molto. Ecco perchè è bene arrivare in ospedale preparata e pronta, con tutto l’occorrente per te e il tuo bimbo/a durante il ricovero.
Il dubbio si trasforma in certezza. Fai il test di gravidanza e tutto accade in fretta, troppo velocemente. Aspetti un bambino, e ora?
Dicono che la donna senta da subito quando è in dolce attesa. Non so se sia vero, ma io ero consapevole di aspettare un bambino già dal primo giorno di ritardo.
Mi sono sentita dal primo momento “strana”, questo l’unico termine che riesco a trovare per descrivere quei giorni. Mi sentivo gonfia pur se non mangiavo tanto e l’appetito era calato senza un perché. I miei giorni di ritardo (pochissimi per la verità, perché ho fatto subito il test di gravidanza) sono concisi con un viaggio un po’ burrascoso e al ritorno a casa ho accusato sintomi che mi hanno fatto pensare concretamente alla possibilità di essere in attesa.