Vivo in Sicilia ma il mio cuore è in Sardegna. In questa terra selvaggia ci sono le mie radici, ho lasciato famiglia, contatti e amici, passeggiate infinite lungo un corso in granito, stemmi identitari a forma di gallo e un dialetto mai parlato ma sempre vissuto.
La Sicilia è comunque vicina alla Sardegna e potrei tornare spesso, anche se dovrei lavorare il doppio delle ore per pagarmi viaggi dalle cifre impensabili.
famiglia nel cuore
Sabato sono diventata zia.
Sono frastornata, curiosa di conoscerti, emozionata.
Chiudo gli occhi e vedo solo i tuoi, i tuoi occhioni grandi. Sono lontani e in un’altra isola, ma li ho già messi in una parte del mio cuore. È bastato un secondo, una foto non troppo nitida, ma sono occhi che si sono presi una parte di me.
Non abbiamo prenotato in nessun resort a più stelle.
Non abbiamo affittato un appartamento a due passi dal mare.
Non ci sono villette di amici in cui fare giorni in costume o cene all’aperto.
Nessun programma estivo, nessun pernottamento o uscita particolare organizzata da ora.
La mia vacanza da mamma è a casa, con Francesco. Insieme.
Questa volta vorrei che fosse per sempre. Che io potessi vivere qui in Sardegna con la mia famiglia, mio marito e Francesco senza aspettare un nuovo biglietto aereo.
Vorrei che NON se ne andasse dalla pelle quella sensazione di leggerezza che sento anche quando sono in ritardo per una consegna, quando ci sono impegni e lavori importanti, momenti no e imprevisti.
Vorrei che fosse sempre così, ogni mattina, come in questi giorni in cui mi sveglio con i rumori di TUTTI, senza avvertire mai quel silenzio che, anche se piacevole, troppo spesso sa di solitudine.
Penso al natale lontana dalla mia famiglia e penso che anche per questa Pasqua sarò senza di loro.
Ogni anno è uguale all’altro. Si sommano le feste e le ricorrenze in cui siamo in tre, felici per essere insieme, emozionati di poter vivere tutta la bellezza che riesce a darci Francesco in queste giornate.