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Baby shopping, Parole di mamma

Ambasciatrice Picci Firenze: i miei racconti da mamma fashion

Per me Picci Firenze è rivivere la gravidanza.
Entrare in un negozio per l’infanzia pronta a scegliere la culla del mio bambino, di cui ancora non avevo visto il viso. È ammirare i dettagli di uno stile inconfondibile e unico, in cui nulla è fuori posto e tutto è studiato alla perfezione.

Già prima di essere mamma ogni tanto davo una sbirciatina al sito di Picci Firenze per ricordarmi di tutte le cose belle che potevo acquistare per Francesco. Mi sono sempre frenata un po’ per evitare di strisciare la carta alla velocità della luce, ma mi sono aggiornata sempre sulle collezioni di stagione.

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Ho seguito i profili social di Picci con passione innamorandomi dei contest organizzati per raccontare l’amore tra bambini e mamme, o per scoprire nuove realtà che non conoscevo. Dal contest estivo che mi ha regalato tanti scatti colorati a questo più recente di novembre 2016 in cui l’azienda ha puntato all’eleganza infantile. (per saperne di più scopri il concorso con l’hashtag #mammacheleganza.)

A ogni mamma la sua Picci …

Insomma… entrare a far parte del mondo Picci per me era un piccolo sogno e ora l’ho realizzato. Ne parlo come se fossi ancora bambina per condividere una gioia che mi è entrata sulla pelle e ora non se ne va più.

Sono ufficialmente un’ambasciatrice Picci Firenze e mi voglio godere questo momento tutto mio. Potrò raccontare la mia esperienza con il brand e far conoscere i dettagli dei prodotti che mi piacciono o che l’azienda sceglie per me. Parlerò alle mamme di tutte le meraviglie che il brand propone per l’infanzia e che fanno battere i cuori più fashion. Dalle collezioni agli accessori, dalla loro filosofia aziendale a che cosa “combinano” sui social.

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Sarà come far parte di una famiglia, una famiglia in cui tutto è rigorosamente made in Italy e pensato per il benessere del bambino. Raccontare la realtà Picci mi ricorda quanto sia importante per una mamma acquistare prodotti di qualità senza però rinunciare al bello. Concedersi piccole chiccherie per abbellire una cameretta, o per mandare i  bambini a scuola con accessori glamour, per me non è dedicarsi al baby shopping. È scegliere un gusto raffinato, abbandonarsi a un piccolo sogno e perché no, far sognare anche il proprio bambino e trasmettergli l’amore per le cose belle e di qualità.

Chi mi fa l’in bocca al lupo per questa nuova avventura?

 

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