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Mamma travel

Viaggiare da sola e stare 16 ore senza di te

Domani parto destinazione Roma. Sarò sola per viaggiare senza di te che starai 16 ore con il tuo amato papà.

È la prima volta che mi muovo senza averti al mio fianco. Perché ti porto al supermercato e a mangiare una pizza, al centro commerciale e in qualsiasi altro posto fuori casa. Se ci penso ti ho con me anche quando lavoro dato che sono freelance.


Non è stato facile decidere di partire per viaggiare senza di te e ho fatto il biglietto solo qualche giorno fa senza pensare che l’aereo potesse essere pieno. Se non fossi stata mamma sarei partita carica di emozioni e il biglietto l’avrei fatto il giorno stesso in cui mi davano notizia dell’evento a cui devo partecipare. In volo avrei guardato le nuvole dal finestrino e mi sarei goduta l’emozione di inghiottire qualche goccia di Roma.
Oggi so che appena potrò riaccendere il telefono la prima cosa che farò è chiamare per sentire la tua voce e chiedere una foto per vedere cosa fai, con chi sei, come stai.

Eppure questa giornata a Roma me la merito tutta. Trascorro le giornate a lavorare e accudirti e anche la mia grande passione per la lettura, da quando sei nato, ha subito un rallentamento imbarazzante. Non ho tempo per nessun hobby se non quello di lavorare e quindi scrivere. Non vedo amiche anche se vorrei, spesso non ho il tempo per fare la spesa. Giorno e notte il mio tempo è dedicato a te e anche se mi sento molto più ricca rispetto a quando non c’eri andare a Roma era un obbligo verso me stessa. Era importante per la mia me più romantica, che crede ancora che i sogni possano realizzarsi dopo anni di gavetta, o che attende quell’occasione che la farà sentire finalmente soddisfatta di se stessa.

Roma è l’idea che se vuoi puoi, del cambiamento radicale di questo 2016, del credere sempre in quello che ami.
Roma è partire e tornare in giornata sapendo che appena arrivata a casa dovrò baciarti, coccolarti e poi allattarti. È aver voluto con tutto il cuore portarti con me per farti assaggiare la grande bellezza e chiederti di respirare i sogni, quelli più irrealizzabili.

Domani parto. Non ho ancora deciso cosa mettermi, non ho stirato i capelli nè organizzato gli orari di arrivo in aeroporto. Non ho controllato come mi sposterò per arrivare a destinazione nè guardato su Google l’hotel del meeting. Ho un unico pensiero.
Tu.
E io distante.
Tu senza di me.
Tu che mi cerchi e non ci sono.

Partirò confusa e felice, già lo so.

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